«Sto a casa e non spendo la pensione. Il mio regalo? I dolci per l’ospedale»

I dolci donati allo staff della Rianimazione
I dolci donati allo staff della Rianimazione
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Domenica 12 Aprile 2020, 14:10 - Ultimo aggiornamento: 14:25

SENIGALLIA - «Sono circa 25 giorni che non esco di casa, quindi della mia pensione ho speso poco: sono veramente felice di fare questo piccolo pensiero a tutto lo staff della Rianimazione. Grazie di cuore a voi e a tutto il personale dell’ospedale per quello che fate, forza, coraggio, uniti ce la faremo. Buona Pasqua a tutti». È il biglietto recapitato nel reparto di Rianimazione insieme ad alcune leccornie, tra colombe e pizza di Pasqua, omaggio di un 77enne senigalliese.

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Un pensionato che in qualche modo ha voluto manifestare la sua riconoscenza facendo avere qualcosa che oggi, giorno di Pasqua, il personale potrà mangiare e festeggiare in qualche modo visto che si lavora sempre senza sosta. Il suo modo per esserci, da lontano, dalla sua abitazione da cui non esce rispettando le disposizioni. Ha però chiamato il forno vicino a casa ed ha ordinato qualcosa che voleva venisse consegnato in ospedale. Ha scelto il reparto di Rianimazione, simbolo della lotta al Covid visto che i pazienti più gravi vengono intubati. Nel pacco fatto recapitare ha inserito un biglietto scritto a mano con i suoi auguri, la riconoscenza e un messaggio di incoraggiamento. «Un pensiero dettato dal cuore – spiega Paolo Manfredi - e sono veramente felice di averlo fatto. Spero di trasmettere qualcosa a chi è più giovane di me. Non ho cucinato nulla – ci tiene a precisare – mi ha fatto tutto il forno. Il mio è stato solo un pensiero verso il personale sanitario per ringraziarlo di tutto quello che sta facendo». Nobile il gesto di Paolo Manfredi che ha voluto destinare ai sanitari parte dei soldi risparmiati dalla pensione, visto che non ha avuto occasione di fare spese essendo isolato in casa come tutti. Soldi che ha investito comprando prelibatezze pasquali da inviare ai sanitari per alleviare le lunghe e dure giornate di lavoro anche nei giorni di festa. Per loro uguali agli altri.

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