Chiara Ferragni adesso tocca la crisi con mano. Il buco nei conti della sua Fenice srl si attesterebbe attorno ai 4 milioni di euro, riporta Il Messaggero. Una perdita che mette in discussione la continuità aziendale e che mette di fronte a una scelta l'imprenditrice, mai così in difficoltà con le sue aziende diventate ormai multinazionali. La possibilità è prevedere una ricapitalizzazione da 5-6 milioni, con il prospetto di essere costretti ad aprire il capitale a nuovi soci e quindi sfilare percentuale a Ferragni dalla sua stessa azienda.
Il crollo dei ricavi
Dopo il Pandoro gate i ricavi della Fenice srl sono «crollati del 40%».
Le proteste dei consumatori
Ferragni inoltre continua a essere incalzata dalle associazioni per i consumatori. Codacons, Associazione Utenti dei servizi radiotelevisivi e Adusbef sono pronte a «una nuova azione collettiva volta - sulla base della sentenza del Tribunale di Torino che accerta gli illeciti commessi da Balocco - a far ottenere ai circa 290mila consumatori che hanno acquistato il pandoro Pink Christmas il rimborso di 5,69 euro, pari alla differenza tra il costo del pandoro Balocco tradizionale e quello griffato Ferragni». Facendo un rapido calcolo, la cifra è di 1 milione e 650mila euro circa.