Invasione di piccioni, centro di Senigallia assediato. I commercianti: «Pioggia di guano sui turisti. Basta, ora fermateli»

Scatta la raccolta firme in Corso 2 Giugno e dintorni

Invasione di piccioni, centro assediato. I commercianti: «Pioggia di guano sui turisti. Basta, ora fermateli»
Invasione di piccioni, centro assediato. I commercianti: «Pioggia di guano sui turisti. Basta, ora fermateli»
di Sabrina Marinelli
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 15 Maggio 2024, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 13:08

SENIGALLIA - Piccioni invadenti in centro storico assediano i tavoli esterni dei locali in cerca di cibo e impestano di guano edifici e non solo. Gli esercenti non possono nemmeno tenere la merce all’esterno dei negozi perché rischia di essere sporcata e quindi diventare invendibile. Non va meglio a chi passeggia. Ci sono stati episodi di pioggia di escrementi che ha finito per colpire anche i passanti. Non l’hanno presa bene, come è facilmente intuibile.

L’iniziativa

Tra i commercianti parte una raccolta firme, a cui potranno aderire anche i residenti e i semplici fruitori del centro storico, infastiditi dal problema.

Le firme verranno messe poi a corredo di un esposto da inoltrare in Comune. Si stanno organizzando e a giorni la petizione contro i piccioni molesti scatterà in centro storico. «Vorremmo che il problema si risolvesse in fretta – spiega Nicola Moretti, titolare di Panfritt & Scartozz su Corso 2 Giugno – prima dell’estate e quindi prima che i turisti arrivino in massa. E’ spiacevole tutto l’anno dover fare i conti con questo problema, ma con l’arrivo dell’estate ancora di più». Non sarebbe un bel biglietto da visita per la città. «I piccioni la fanno da padroni – aggiunge l’esercente –, bisogna cacciarli continuamente dai tavolini e sporcano la merce esposta fuori dai negozi. La situazione è diventata insostenibile. Per questo insieme ad altri esercenti, perché il problema non riguarda solo il Corso 2 Giugno ma molte zone del centro storico, abbiamo deciso di raccogliere le firme per presentare un esposto in Comune». L’obiettivo è trovare una soluzione urgente per una questione di decoro urbano e di igiene pubblica. E’ un problema annoso di difficile soluzione. Le Amministrazioni cambiano ma ogni volta si trovano a doverci fare i conti. Nell’aprile di un anno fa proprio dal Corso erano stati chiamati i vigili del fuoco per segnalare il cedimento di un cornicione in uno storico palazzo. La gente che passeggiava era stata raggiunta da frammenti bianchi e grigi. Al loro arrivo i pompieri, fatta una verifica, avevano riscontrato, però, che non si trattava di intonaco. Era il guano incrostato sui cornicioni di un palazzo storico, che aveva iniziato a sbriciolarsi cadendo di sotto. Una pioggia raccapricciante per i passanti.

I tentativi a vuoto

Il Comune negli anni le ha provate davvero tutte per contrastare il ripopolamento dei piccioni, trovando a volte scarsa collaborazione nei cittadini che si ostinano a dare cibo pur essendo vietato. Sono una minoranza ma bastano poche persone per alimentare un fenomeno, che l’Amministrazione comunale ogni anno cerca di arginare mettendo risorse a bilancio. In passato la polizia locale è intervenuta multando chi veniva sorpreso a lasciare pane o altro attirando così i piccioni. Il divieto permane anche se non è facile coglierli sul fatto per sanzionarli. Ci sono delle zone dove si possono trovare anche tutti i giorni in alcuni periodi. A volte nei Giardini Catalani ma ultimamente più di frequente sull’argine del Misa in via Largo Boito, all’intersezione con via XX Settembre. Spesso anche al parco della Pace nel lato dello stadio comunale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA