MACERATA Dopo 29 anni la dinastia dei Sensi può tornare ad amministrare Visso. Rosella, figlia di Franco, ex presidente della Roma e sindaco della città dal 1985 al 1995 della Perla dei Sibillini, ha sciolto le riserve: ha deciso di scendere in campo e candidarsi come primo cittadino. Un cordone ombelicale mai tagliato quello tra la famiglia e l’entroterra marchigiano e che, anzi, si è rafforzato nel drammatico periodo del terremoto.
Il papà Franco, anche dopo il termine del suo mandato amministrativo, fino a poco prima della sua scomparsa del 2008, trascorreva parte dell’anno a Visso con la moglie e le tre figlie in una casa rimasta poi gravemente lesionata dalle scosse.
Il terremoto
Un dramma che ha rafforzato la volontà di Rosella di raccogliere il testimone del padre e del nonno Silvio, anch’egli negli anni Sessanta primo cittadino del Comune, e di impegnarsi per essere protagonista di una rinascita che ancora stenta a decollare, accompagnando così lo sviluppo post ricostruzione. Un nome forte, legato in maniera viscerale alla storia di Visso. A chiedere a Rosella di candidarsi è stato un gruppo di cittadini vicini all’attuale minoranza. Sarà alla guida di una lista civica. E dovrà vedersela con Giuliano Pazzaglini, ex sindaco ed ex senatore della Lega, e con Andrea Innocenzi, funzionario di polizia in pensione, che però non ha ancora ufficializzato la candidatura.
Il legame
La famiglia Sensi rappresenta una pietra miliare della storia dell’alta Valnerina. A metà del secolo scorso Silvio Sensi e poi suo figlio Franco hanno investito nel territorio, iniziando con la Svila, azienda ancora in attività che produce pizze surgelate, ceduta dalla famiglia all’imprenditore italo-americano Alexander Palermo. Un impegno proseguito con una serie di strutture come l’ex Park Hotel, demolito alcuni anni fa, il cui spazio è stato utilizzato per la nuova piazza. Anche l’ex piscina, dove ha avuto sede fino a poco fa il Comune e che si sta trasformando in centro polivalente, porta la firma di Franco Sensi. Rosella è stata più volte a Visso per necessità legate alla ricostruzione post terremoto. Il suo cognome per chi vive nel borgo dei Sibillini è carico di significato. Il nonno Silvio era stato sindaco di Visso negli anni Sessanta, e il padre Franco, esponente della Dc, ne seguì le orme: per 10 anni primo cittadino del paese fino al 1995.
Le orme
Del padre, che è stato anche proprietario del Corriere Adriatico, Rosella ha già seguito la strada nel mondo dell’imprenditoria e del calcio.
Pazzaglini è sostenuto dalla lista della maggioranza uscente (Insieme per Visso), guidata dall’attuale sindaco Spiganti Maurizi. Una civica vicina al centrodestra. L’esponente del Carroccio ha iniziato la sua esperienza amministrativa a 22 anni come consigliere comunale a Castelsantangelo sul Nera nel 1990, nelle fila dell’allora Democrazia cristiana; è stato sindaco per tre mandati e senatore dal 2018 al 2022. La sua creatura - Insieme per Visso appunto - parteciperà alle elezioni comunali per la quinta volta consecutiva. Manca solo l’ufficialità, infine, per la candidatura civica dell’ex primo dirigente della polizia di Stato, Andrea Innocenzi, con alle spalle una lunga e prestigiosa carriera. Ha diretto la Digos di Macerata, il Reparto mobile di Genova e la Scuola alpina di Moena.