Pesaro, maxi inchiesta sul latte adulterato, primi riscontri: carica batterica sopra la norma

Arrivano i risultati delle analisi sui campioni dei prodotti sequestrati dai Nas

Pesaro, maxi inchiesta sul latte adulterato, primi riscontri: carica batterica sopra la norma
Pesaro, maxi inchiesta sul latte adulterato, primi riscontri: carica batterica sopra la norma
di Luigi Benelli
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Sabato 4 Maggio 2024, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 15:12

PESARO - Inchiesta sul latte adulterato, arrivano i primi risultati delle analisi condotte sui campioni dei prodotti sequestrati il 22 aprile . Nei giorni scorsi i Nas dei carabinieri hanno infatti sequestrato circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero caseari, oltre che circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti (soda caustica e acqua ossigenata), per un valore complessivo pari a poco meno di 800mila euro. I controlli sono avvenuti allo stabilimento di Fattorie Marchigiane (controllata dal gruppo Cooperlat) a Colli al Metauro, a un deposito di prodotti caseari nel Trevigiano e a un’azienda agricola nella Valmarecchia.

Le indagini, a carico di 9 persone e 3 società, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pesaro, mirano ad accertare l’utilizzo di sostanze sofisticanti e adulteranti nel circuito produttivo di prodotti lattiero caseari di grande distribuzione.

I parametri

Secondo fonti investigative, dai risultati delle prime analisi condotte dall’istituto zooprofilattico di Perugia sul latte contenuto in 4 silos e prelevato durante il sequestro, ci sarebbero dei primi riscontri.

Ovvero la carica batterica sarebbe sopra norma in tutti i campioni del 22 aprile. Il parametro che è stato utilizzato negli esami è un indicatore generico delle buone condizioni igieniche in allevamento ed in particolare di mungitura e dello stato di conservazione del latte. Ma si tratta solo di una prima indicazione, le analisi dovranno fornire ulteriori risposte. Cooperlat-Trevalli ha recentemente ribadito che «le indagini attualmente in corso non riguardano i prodotti in commercio, tanto è vero che non è stato imposto, o si è reso necessario, alcun richiamo. L’azienda ribadisce la totale genuinità di tutti i prodotti destinati al consumatore finale, nel rispetto delle normative vigenti, e la massima attenzione ai più aggiornati standard in materia di sicurezza e di qualità. L’indagine in corso, ha riguardato soltanto il sito produttivo caseario di Colli Al Metauro di Fattorie Marchigiane Cons. Coop. Soc. Agricola». Nei giorni scorsi è stata rinviata la data del conferimento incarico al perito che dovrà compiere le analisi sui cellulari sequestrati agli indagati.

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