Senigallia, nel ristorante tre dipendenti in nero: chiuso un giorno, subito regolarizzati

Pugno duro della Finanza che in 5 mesi ha sanzionato e sospeso 3 attività per contratti assenti o irregolari

Nel ristorante tre dipendenti in nero: chiuso un giorno, subito regolarizzati
Nel ristorante tre dipendenti in nero: chiuso un giorno, subito regolarizzati
di Sabrina Marinelli
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Martedì 7 Maggio 2024, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 16:06

SENIGALLIA - Chiusura di appena un giorno per un ristorante del lungomare, sorpreso alla Guardia di finanza con tre lavoratori in nero. E’ solo l’ultimo di una lunga e costante serie di controlli svolti dai finanzieri della Tenenza di Senigallia. Nei primi quattro mesi dell’anno hanno sanzionato tre attività, sospendendole temporaneamente, per la presenza di 17 lavoratori di cui 4 in nero mentre i restanti 13 erano in regola come part-time ma, in realtà, lavoravano a tempo pieno, percependo l’extra in contanti, quindi in nero.

L’allarme rosso

Fenomeno denunciato ieri dalla Cisl, facendo seguito alle segnalazioni arrivate dai propri iscritti.

I controlli ci sono, come dimostra l’intensa attività svolta dalle Fiamme gialle. L’ultima ispezione, effettuata nel mese di aprile, ha riguardato un ristorante del lungomare dove sono stati sorpresi tre lavoratori privi di contratto. Il titolare è stato sanzionato e la Guardia di finanza ha disposto la chiusura. E’ durata un solo giorno e la maggior parte delle persone nemmeno se n’è accorta. In questi casi il proprietario può riaprire non appena regolarizzata la posizione dei lavoratori e pagata la sanzione. Nel giro di 24 ore ha fatto tutto. Presso un ristorante di proprietà di un cittadino cinese sono stati controllati 12 lavoratori. Di questi 11 erano stati messi in regola con un part-time pagato in contanti e non versato sul conto corrente. Oltre allo stipendio pattuito percepivano altri 500 euro circa, non dichiarati, sempre in contanti. Un altro lavoratore, infine, non era stato contrattualizzato e veniva pagato, quindi, completamente in nero. C’è poi il caso di un campeggio finito sotto la lente di ingrandimento della Guardia di Finanza già alla fine della scorsa stagione turistica, che è stato sanzionato a gennaio. I finanzieri qui hanno scoperto tre lavoratori completamente in nero. Percepivano circa 1100 euro mensili in contanti e non usufruivano, inoltre, del riposo settimanale.

Questo è quanto emerso nel primo quadrimestre dell’anno, che si è appena concluso. I controlli proseguono e aumenteranno nel corso della stagione estiva, per verificare che anche i lavoratori stagionali vengano regolarmente contrattualizzati e lavorino effettivamente per le ore che hanno concordato senza extra versati sottobanco, come lamentato dalla Cisl. Spesso i lavoratori non vogliono che vengano denunciati i propri datori, temendo di perdere l’impiego seppure precario per la stagione successiva. I sindacati, però, possono anche solo segnalarli agli organi deputati al controllo, come la Guardia di Finanza ma non solo, per agevolare gli accertamenti che comunque vengono svolti. Sarebbe utile indirizzarli subito verso chi, aggirando le leggi, non rispetta il personale e crea una concorrenza sleale nei confronti della maggior parte dei datori di lavoro che si comporta, invece, correttamente.

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