ASCOLI Ieri, festa liturgica di Sant'Antonio Abate, uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa, meglio conosciuto come il santo protettore degli animali, a piazza Arringo, si è ripetuto il rito della benedizione degli animali e delle macchine agricole, impartita dall’arcivescovo monsignor Gianpiero Palmieri. L’iniziativa, promossa dal Comitato festeggiamenti Sant’Antonio Abate della parrocchia di San Giacomo della Marca, in collaborazione con l’associazione Il Carnevale di Ascoli, il Comune e il sestiere di Porta Solestà, ha ricevuto il pieno consenso degli ascolani che hanno partecipato numerosi portando i loro piccoli amici.
L’evento, si è svolto a piazza Arringo dove, sul sagrato della cattedrale, era stata esposta la statua di sant’Antonio Abate.
La benedizione
Al termine degli interventi dell’arcivescovo e del sindaco, l’alto prelato, ha invocato la benedizione di Dio, per intercessione di Sant’Antonio Abate. La cerimonia è stata animata da musiche e canti dai gruppi folcloristici “La Tradizione” e “Abba” (Aria bona banda Ascoli), che da anni si esibiscono con la Pasquella, il canto rituale di questua e d’augurio. Dopo il rito della benedizione, si è costituita la processione, con l’effige del Santo, con in testa la banda musicale di Venagrande, per recarsi alla volta della chiesa di San Giacomo della Marca dove, il parroco don Carlo Lupi, ha celebrato l’Eucaristia, decretando, così, la fine della festa. Un fatto inaspettato si è verificato poco prima dell’inizio, quando una donna si è sentita male, restando vigile, ma è dovuta intervenire un’ambulanza per soccorrerla
Carnevale al via
Il 17 gennaio, è anche il giorno in cui si sono aperti i festeggiamenti del Carnevale, con manifestazioni che si protraggono fino al mercoledì delle Ceneri.