FERMO Il tribunale di Grenoble ha condannato a sei mesi di reclusione Sohaib Teima, 21enne italo egiziano di Fermo, per maltrattamenti nei confronti della compagna Auriane Nathalie Laisne di Lione. Il giovane fermano è «gravemente indiziato» dalla procura di Aosta di aver ucciso e abbandonato la stessa ragazza, alla fine del marzo scorso, in una chiesetta diroccata a La Salle, in Valle d'Aosta. La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a dieci mesi di reclusione per Teima. Al termine del processo il giovane è tornato in carcere. Giovedì scorso la Corte d’appello aveva concesso l’estradizione in Italia. La strategia della difesa di Teima in aula è stata quella di negare ogni violenza sulla ragazza.
I familiari
I familiari della giovane erano presenti in aula, vestiti di nero.
«Non ho né rabbia né odio verso l'aguzzino, cerco - aggiunge - di trascendere queste energie negative e inutili, in energia d'amore universale, di pace e di rispetto, affinché l'assassinio di Auriane permetta di elevare la nostra cittadinanza e la nostra umanità, a qualunque costo». Nella lunga dichiarazione Ludwig Laisne ringrazia «i carabinieri italiani e il procuratore di Aosta, che hanno saputo rendersi umani, efficaci e hanno permesso di identificare mia figlia e arrivare all'arresto dell'aguzzino».Teima si è sempre dichiarato innocente sia rispetto ai maltrattamenti che rispetto alle accuse di omicidio che gli vengono formulate in Italia.