ANCONA Il primo round era andato ad Aeroitalia. Il secondo va all’Agenzia per il Turismo e l’Internazionalizzazione delle Marche. Ieri il giudice Ettore Favara del Tribunale di Roma ha emesso l’ordinanza con cui accoglie la richiesta di Atim di sospensione dell’esecutività del pagamento del decreto ingiuntivo da 305 mila euro ottenuto dalla compagnia aerea lo scorso gennaio. Uno stop al fotofinish senza il quale il braccio operativo della Regione avrebbe dovuto sborsare l’intera cifra entro il 24 maggio.
L’iter
Motivo del contendere: l’ormai famoso contratto da 750mila euro per i servizi di promozione e marketing siglato tra Atim e Aeroitalia il 31 luglio 2023.
Va detto che si tratta di un provvedimento provvisorio, non definitivo e potrebbe essere ribaltato dalla sentenza finale. Ma è un punto portato a casa da Atim, che almeno non deve versare nell’immediato i 305mila euro. Nel mese di luglio le parti dovranno depositare le rispettive memorie e l’udienza nel merito è stata fissata per l’11 settembre. Tuttavia, nelle motivazioni alla base della decisione di sospendere l’esecutività del decreto ingiuntivo, il Tribunale di Roma ha accolto in gran parte le tesi di Atim, a partire dal nodo della fideiussione e dall’infrazione della clausola di riservatezza da parte di Aeroitalia.
Le motivazioni
Nello specifico, rispetto alle eccezioni sollevate da Atim, il giudice ha sostenuto che hanno offerto un profilo «che rende prevedibile la loro fondatezza». Inoltre, nelle motivazioni, il Tribunale di Roma sottolinea come trattandosi di soldi pubblici, sia opportuno che Atim non paghi oggi quello che domani sarebbe difficile recuperare. Nell’udienza dell’11 settembre il giudice tenterà la via della conciliazione tra le parti prima di proseguire con il processo. Ma considerando i trascorsi decisamente bellicosi, al momento sembra fantascienza. Molto più probabile che il processo vada avanti.