PIOBBICO Una curva insidiosa e la moto che perde aderenza con l’asfalto e finisce diritta contro il guardrail che si trasforma in un trampolino. La scena si consuma a due passi da un ampio parcheggio: sotto scorre il fiume Candigliano, con gli argini rocciosi.
Il salto
L’impatto con la barriera metallica è inevitabile, come il salto e il conseguente volo nel letto del fiume. Un salto di circa 20 metri prima di planare in acqua con la sua Aprilia. Paura ieri mattina poco prima delle undici in località Madonna del Tinaccio. Un centauro di 37 anni, nativo di Urbino, ma domiciliato prima a Fossombrone e ultimamente a Senigallia, era in viaggio con alcuni amici diretti a Bocca Seriola. Percorsi classici sotto il sole di primavera che per il tracciato severamente guidato rappresentano una prelibatezza per gli amanti delle due ruote.
Ma appena affrontata la curva che può sembrare facile, ma invece è ingannatrice, il motociclista ha perso il controllo della moto, è finito contro il guard rail finendo di sotto nel fiume.
Un vero miracolato perché, nonostante la sequenza horror, il centauro è uscito praticamente illeso.
Sono stati i vigili del fuoco a chiedere successivamente l’intervento dell’eliambulanza, trasportando il 37enne in barella dal luogo impervio dove era precipitato fino alla statale dove è atterrato Icaro. Lì il motociclista è stato preso in carico dall’eliambulanza che lo ha trasportato all’ospedale di Torrette per accertamenti di routine. La moto Aprilia, una volta messa in sicurezza dai vigili del fuoco, è stata successivamente recuperata dal carro attrezzi. Il senigalliese quando è stato raggiunto dai soccorritori era cosciente e sembrava integro senza gravi escoriazioni, tanto meno fratture.
Il sollievo
Lui, i soccorritori e gli amici hanno parlato di un vero miracolo. Il destino questa volta stato benevole, in una domenica in cui queste grosse moto non concedevano la benché minima tregua nei loro andare e venire, in una Apecchiese satura anche di auto.
Angelo Parlani
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