CIVITANOVA - Addio a Gino Ruggeri. Se n’è andato improvvisamente ieri pomeriggio uno degli industriali calzaturieri più noti della città. A fine anni Ottanta è stato anche presidente della Civitanovese, passione che ha coltivato con ottimi risultati visto che i rossoblù in quegli anni militavano stabilmente tra i professionisti. Gino Ruggeri aveva 73 anni.
A causare il decesso, un improvviso malore ieri intorno alle 17 mentre si trovava a Porto Potenza davanti ad una delle sua ex fabbrica. Sul posto, oltre ai mezzi di soccorso, anche i Carabinieri che hanno solo costatato le cause naturali della morte, dovuta probabilmente ad un problema cardiaco. Era il più piccolo di quattro fratelli, Umberto, Paolo e Luigi. Una vera e propria dinastia nel settore delle calzature, tanto che non è esagerato dire che hanno contribuito allo sviluppo economico di Civitanova e a renderla tra le capitali della produzione di scarpe.
Il calzaturificio Fratelli Ruggeri è stato il primo di una serie di passi che tra gli anni settanta, ottanta e novanta hanno portato lontano il cognome. Tante la aziende create, come la Ipr nel settore dei fondi per calzature. C’è stata poi la Ruggeri e Pagnanini e altri marchi ancora. Gino Ruggeri ha anche provato ad aprire aziende all’estero. Poi con i fratelli si sono divisi le varie aziende. Qualche anno fa, nel 2011, subì una violenta rapina nella sua villa dove ignoti con il volto mascherato lo hanno picchiato e legato. Episodio che non ne fiaccò il forte carattere.
Ma il suo nome, per gli sportivi, è legato ai colori rossoblù. È stato giovane dirigente negli anni in cui la squadra faceva la spola tra C\1 e C\2, per poi diventarne presidente, patron e principale finanziatore.
Esiste una chat, creata in occasione di rimpatriate tra dirigenti ed ex calciatori, in cui ieri sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio dei suoi ex giocatori e direttori sportivi (tra gli altri Andrea Pallotto e Gianni Rosati). Lo ricordano come il più grande presidente che hanno avuto. Listato a lutto il sito della Civitanovese. E poi ci sono i tifosi. Ieri, appena si è diffusa la notizia della sua morte, tanti i messaggi apparsi su Fb. Come quello del supertifoso Stefano Paolini, presidente del Club Rossoblù: «per me sarai il mio caro presidente… ciao Gino». Lascia la compagna Filomena e cinque figlie. I funerali si terranno probabilmente nella giornata di domani nella chiesa di San Gabriele. Intanto da oggi si può rendere omaggio alla salma nella casa funeraria Terra e Cielo dell’Asof.