MONTE GRIMANO Sarà pax pasquale, anzi post pasquale, tra scuola e Comune sulla benedizione mancata? «La facciamo, la facciamo» annuncia il sindaco di Monte Grimano Terme, Elia Rossi, che nei giorni scorsi aveva firmato un’ordinanza a hoc per procedere “de facto” dopo che il dirigente scolastico reggente dell’istituto comprensivo Raffaello Sanzio aveva negato al sacerdote don Giorgio Bernal il permesso.
Gli accordi
«Stiamo giusto prendendo accordi tra le insegnanti e il parroco - continua il primo cittadino - per stabilire giorno e ora migliori per tutti, sicuramente in settimana e penso che il momento di raccoglimento avverrà durante la ricreazione, so che stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli, ma si attende il ritorno a scuola dei bambini».
«Si fa presente - si legge - che l’autorizzazione a svolgere atti di culto all’interno dei locali scolastici, le modalità e le tempistiche di tali atti, non sono prerogativa del dirigente scolastico, nè del sindaco di turno ma degli organi collegiali, in primis il consiglio d’istituto. Quest’ultimo rappresenta la comunità scolastica e ha il compito di esprimersi in merito trovando una soluzione condivisibile tra le parti. La scuola, soprattutto nel trattare tematiche così divisive, deve mantenere un approccio neutrale e rispettoso delle diverse opinioni presenti nella comunità. Nessuna formale richiesta di far svolgere le benedizioni pasquali all’interno dei locali scolastici è giunta alla scuola in tempi congrui con la pianificazione e la progettazione delle attività extrascolastiche. La mancata autorizzazione è stata la naturale conseguenza, in quanto nessun organo della scuola si è mai espresso in merito».
«Personalmente - fa eco il sindaco Elia - il dirigente non l’ho più sentito, ma faccio fede al mio provvedimento». Provvedimento in cui si sottolinea: «Gli edifici scolastici sono di proprietà del Comune di Monte Grimano Terme che non intende impedire l’accesso ai sacerdoti ed ai ministri del culto cattolico ai locali ove si tengono le lezioni e si svolge attività didattica, per il tempo occorrente alla celebrazione del rito della benedizione».
Prima e dopo
Da qui la richiesta «di consentire al sacerdote il rito, previo appuntamento concordato col corpo docente, all’interno dell’atrio principale degli edifici scolastici». Il caso è stato oggetto anche di un’interrogazione parlamentare a firma del coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Battistoni, al ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Valditara.